Le attuali tecnologie di coltivazione delle orchidee, attraverso l’utilizzo di serre a gestione e controllo computerizzato, garantiscono una produzione di orchidee molto più abbondante e con costi contenuti rispetto al passato. Inoltre, alcune specie di orchidee prodotte in serra sono molto resistenti e adatte ad una lunga fioritura anche in casa e in ambienti più frequentati come uffici ed esercizi commerciali.

Fin dai tempi più antichi, le orchidee sono considerate fiori  speciali, simbolo di perfezione. Grazie al loro fascino esclusivo e alla loro bellezza così originale, sono da sempre sinonimo di eleganza sofisticata. Il loro aspetto raffinato la rende particolarmente indicate per comunicare amore, passione, sensualità.

Per mantenerle in ottima salute è sufficiente rispettare alcune semplici regole di cura e manutenzione.

Scegliere l’orchidea giusta e trasportarla con cura

Tra le varie specie di orchidea, alcune sono particolarmente esigenti, e necessitano di condizioni di luce, temperatura ed umidità piuttosto complicate da ricreare e mantenere fuori dalla serra.

Per questo, al momento dell’acquisto, occorre assicurarsi che si tratti di una specie robusta e facilmente adattabile, come la cosiddetta Orchidea Farfalla. 

In ogni caso, è importante valutare attentamente le caratteristiche climatiche dell’ambiente in cui verranno messe a dimora ed il tempo che si potrà dedicare alla cura, in relazione alle esigenze della pianta.

Queste attenzioni devono cominciare a partire dal trasporto verso casa. Infatti, anche le specie più resistenti, temono le correnti d’aria e gli sbalzi di temperatura. Per questo occorre tenerle al riparo -evitando di lasciarle a lungo in auto- fino a che non sono giunte a destinazione.

Posarla un ambiente luminoso e umido

Le orchidee posizionate in ambienti bui, anche se rimangono in salute, hanno difficoltà a fiorire. La posizione più adatta è quindi vicino ad una finestra dotata di una tenda filtrante, che le protegga dai raggi diretti ma le assicuri tutta la luce di cui hanno bisogno.

Inoltre, per ricreare l’umidità del loro microclima naturale, occorre alloggiare il vaso in un sottovaso piuttosto ampio e pieno di argilla espansa bagnata. Un altro accorgimento indispensabile è vaporizzare quotidianamente le foglie (non i fiori) con acqua naturale, povera di calcare.

Innaffiare e concimare con moderazione

Le orchidee hanno bisogno di poca acqua: è sufficiente controllare ogni 4-5 giorni il terreno e innaffiare quanto basta per renderlo umido e, dopo un quarto d’ora, svuotare il sottovaso dell’acqua che non è stata assorbita.

Il momento più indicato per eseguire questa operazione è al mattino

Anche la concimazione deve essere effettuata con parsimonia. Durante il periodo della fioritura, basterà utilizzare ogni 10-15 giorni i bastoncini nutritivi o le gocce a rilascio graduale, mettendo il terreno a riposo per un paio di mesi quando la fioritura finisce .

Rinvasare dopo la prima fioritura

Quando le orchidee si sono adattate al nuovo ambiente, subito dopo la prima fioritura, occorre sostituire il piccolo contenitore dentro il quale di solito vengono fornite, con un vaso di una sola misura in più.

In occasione del primo trapianto, bisogna riempire il nuovo vaso con lo specifico substrato per orchidee, formato da torba e pezzetti di corteccia, che è il più indicato per le caratteristiche delle radici di queste piante.

 

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